giovedì 16 settembre 2010

Banalmente Neruda

Banalmente Neruda. Che poi banale non è
Per nulla.
Oggi, che mi sentivo prosaica, per via della città, del fastidio, del rumore e dell'eccesso di odori palpabili d'una città sporca e decadente, che pure amo,
oggi, che il mio animo non era gentile
OGGI, questa poesia m'ha stupito, m'ha incantato.
L'ho letta per caso, vagando per blog e profili, e m'ha fatto sognare.
Sognare di trovare un tesoro così, e soprattutto di saperlo riconoscere e di non farlo scappare, o di non fuggire io.

Effetti di contrappunto..




"Se saprai starmi vicino,
e potremo essere diversi,
se il sole illuminerà entrambi
senza che le nostre ombre si sovrappongano,
se riusciremo ad essere "noi" in mezzo al mondo
e insieme al mondo, piangere, ridere, vivere.

Se ogni giorno sarà scoprire quello che siamo
e non il ricordo di come eravamo,
se sapremo darci l'un l'altro
senza sapere chi sarà il primo e chi l'ultimo
se il tuo corpo canterà con il mio perchè insieme è gioia...

Allora sarà amore
e non sarà stato vano aspettarsi tanto."